La contadinità e la contadinitudine

Un individuo che nasce nella campagna e lì avvia la sua esistenza, con poca fatica impara determinate regole che fin dalla tenera età diventano l’assoluta normalità. Questa è la contadinità, un’attitudine che emerge in ogni singolo istante, una capacità normale di comportarsi e di vivere la giornata in simbiosi con il ritmo della natura. Non è un dono ma semplicemente una formazione. Tutti i figli di contadini hanno la contadinità, una virtù, per chi non la possiede, una capacità di decidere, di indirizzare ogni azione giornaliera al rispetto di colei che ci da il nutrimento.

In parte gatto, in parte ratto e in parte cane.

Quando invece la tua origine non è contadina, quando lo stesso amore per la terra che ha un contadino, si acquisisce con il tempo, ecco che si manifesta la contadinitudine, ossia la capacità di pensare e di agire come un contadino ma senza mai esserlo. La difficoltà di capire i meccanismi e la complessità nel ripeterli, rende più emozionante il nascente rapporto con la natura.La contadinitudine si conquista e diventa parte integrante della vita di un amante della contadinità, invece la contadinità si può perdere o dimenticare e, per assurdo, cancellare. Il sogno di ogni essere dotato di contadinitudine è la contadinità, quando in realtà non si accorge che la sua nata virtù è molto più intensa di quella innata di forti e ancestrali lavoratori della terra. 

Alessandro

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